venerdì 20 aprile 2018

Una lingua di rosso illogico


Sempre, dopo il dopo viene il tardi
con quella lingua di rosso illogico;

parole che parlano di se stesse,
alfabeto occulto che lascia intendere
l'esilio nell'angolo più scuro della quiete,

dove sento il rumore dei dolori,
i passi degli assenti vivificati
il cammino degli sconosciuti.

art: Manfred Koschabek


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